Cosmo bioenergetico

IL SIGNIFICATO ESOTERICO DEI VIAGGI INIZIATICI

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**Ishtar**
view post Posted on 14/8/2009, 15:33 by: **Ishtar**
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Le parole sono come delle medaglie che contengono un duplice significato: uno legato alla semantica, al significato meramente pratico e concreto della frase stessa; l’altro legato ad un significato sotteso e nascosto, più dinamico poiché oltrepassa la mera frase per arrivare al concetto simbolico e arcano che vi è racchiuso. Così, sotto il primo profilo per Viaggio si intende quello di moto a luogo, ciò che il dizionario definisce come “uno spostamento da un luogo ad un altro lontano dal primo”. In questa chiave di lettura la parola viaggio è minimizzata e circoscritta al suo significato esteriore di “percorso”, “tragitto”, “cammino” con cui l’uomo si sposta fisicamente. Sotto il secondo profilo, quello simbolico o “interiore”, invece, il Viaggio rappresenta qualcosa di più complesso e profondo...Per Guy De Maupassant “il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”. Nel mondo profano l’uomo viaggia per il desiderio e, qualche volta, per la necessità di esplorare nuovi paesi, per un' avventura o una pausa dalla vita e dallo stress quotidiano. Ma cosa cerca e cosa spinge l’iniziato nel Viaggio esoterico e simbolico? Qual'è il senso del Viaggio Massonico?Esotericamente il Viaggio rappresenta un cammino interiore, un percorso che conduce l’essere umano alla ricerca di stadi superiori, di verità, di conoscenza del proprio essere. Poichè la Verità non è mai una ma infinite quante sono le vite umane, ciascun iniziato ricercherà quella che reputerà essere la propria, ma che, vivendo in un mondo profano, è nascosta dai vizi e dai pregiudizi. Ecco allora che gli strumenti della simbologia massonica possono aiutare l’iniziato in questo Viaggio di ricerca, possono aiutarlo a trovare la Via attraverso la quale poter Conoscere e poter Vedere: tale conoscenza è la Luce, la Verità che è assoluta per colui che la possiede (l’iniziato), ma al contempo è una delle tante per colui che la ricerca (il neofita). Nel viaggio massonico l’iniziato non si muove mai fisicamente ma si spinge oltre verso la perfezione o la sacralizzazione del proprio Io, ciò che si muove è la sua coscienza, la sua mente ed il suo spirito. In Massoneria i Viaggi accompagnano l’iniziato per tutto il suo percorso , essi sono al tempo stesso Principio e Meta del massone apprendista, compagno e maestro. E poiché i Rituali recitano che la Luce sorge ad Oriente, è ad Oriente che il massone deve viaggiare affinché possa vedere e raggiungere la piena luce della mente illuminata dal più alto grado di coscienza raggiungibile dall’essere umano. Attraverso il viaggio massonico l’iniziato può finalmente abbandonare l’Età del Ferro (uomo-metallo) per approdare all’Età dell’Oro (uomo-spirituale). Secondo Lao Tze “ un viaggio di mille miglia incomincia sempre con il primo passo”. Del pari, se il massone è con un piede (il sinistro) che supera le due colonne per entrare in un'altra dimensione parallela a quella profana, tanti altri passi deve compiere affinché possa avvicinarsi al Delta. Nel primo grado, l’apprendista deve effettuare i 3 viaggi simbolici che rappresentano i 3 elementi purificatori dell’aria, acqua e fuoco. Prima di affrontarli però, l’apprendista deve effettuarne uno preliminare, quello della terra, rappresentato dal Gabinetto di Riflessione, ove egli sosterà per riflettere su ciò che dovrà compiere. Esso, difatti, simboleggia lo spazio nel quale l’uomo nasce vive e muore, è il suo habitat di vita che condizionerà e determinerà le sue scelte e azioni. Uscendo dal gabinetto di riflessione e, quindi, simbolicamente dalla Terra e dal suo humus, entrerà in contatto con l’elemento dell’aria, simbolo delle idee del mondo intermedio, di quello stadio in cui si percepisce ma ancora non si apprende. E’ il luogo della mente e della psiche, di ciò che è insito e recondito nell’uomo. In tale Viaggio egli deve scontrarsi con le idee contrapposte e differenti dei suoi simili, ma anche con i dubbi che lo attanagliano. Sarà solo con il lavoro di discernimento che potrà trovare il cammino, la via senza perdersi nel Chaos, nella dualità e nella contrapposizione. I viaggi dell’apprendista sono equiparati ai viaggi del peregrino: la loggia ed il tempio rappresentano il Cosmo, la Vita e il cammino che quest’ultimo dovrà affrontare. Passo successivo è il viaggio dell’acqua, culla della vita. E’ il dinamismo e la fluidità senza forma, mezzo di purificazione e sorgente di rigenerazione interna ed esterna, simbolo del passaggio dell’iniziato dalla perpendicolare alla livella. In tale fase si incomincia a prendere coscienza del Cosmo e di sé stessi, l’iniziato impara ad ascoltarsi e a percepirsi in modo dinamico e costruttivo. Infine, il terzo viaggio è quello del fuoco, simbolo dello spogliarsi dell’uomo vecchio per quello nuovo, il mutamento della pelle di serpente, la rigenerazione esteriore dopo quella interiore. In questo viaggio l’iniziato, attraverso il lavoro e la perseveranza nella ricerca della Verità riuscirà a trovare la via di mezzo, la neutralità tra il bianco e il nero che gli consentirà una padronanza delle proprie emozioni e sensazioni, di ciò che lo circonda. Il fuoco è quindi Luce e con esso il massone è in grado di bruciare le ultime scorie del suo ego prima di rinascere in un essere migliore, capace di veder il Bello, il Vero ed il Buono che si celano in tutte le cose. Nel secondo grado, il Compagno d’Arte affronterà i 5 viaggi simbolici (che corrispondono ai 5 anni di studio) del perfezionamento attraverso il taglio della pietra, l’operare sui materiali sgrezzati e levigati, mettere in posa ciò che ha levigato, elevare l’edifico ed, infine, istruito sulla costruzione, studiarne la teoria. Lo scopo di questi 5 viaggi simbolici è quello di far apprendere e approfondire al Compagno:

-l’influenza dei sensi sulla natura ( a lui spetterà capire come poterli dominare);

-il livello della coscienza superiore al quale accede (dovrà prepararsi per accedere ad una dimensione interiore sino ad allora sconosciuta);

-la necessità di approfondire l’Arte Reale ( dovrà sviluppare ogni dote in suo possesso per approdare alla Conoscenza, alla Luce);

-la totalità della conoscenza cosmologica ( dovrà percepire e conoscere il Cosmo quale rappresentazione del Tempio, interiorizzando il concetto dell’Uno Cosmico, della melagrana che racchiude tanti chicchi, quali fratelli appartenenti all’Uno) ;

-beneficiare della sapienza degli antichi ( per continuare che la Tradizione viva e risplenda anche nel futuro, perché nulla deve spegnere l’eterna fiamma di Luce che accompagna le nostre intenzioni, azioni e lavori “per il bene ed il progresso della patria e dell’umanità”).

Al Compagno spetterà seguire la Stella Fiammeggiante quale stella polare che direziona le sue scelte e lo induce ad una progressiva introspezione delle conoscenze sino a quel momento apprese, così da renderlo maturo per il grado successivo. Veniamo infine al viaggio del Maestro. Egli percorrerà la sua marcia nel Tempio da uomo ora pronto e maturo a compiere l’ultimo passo richiesto, quello della Piena Conoscenza delle cose. Un viaggio che necessariamente, sotto il profilo simbolico, deve compiersi a ritroso, quale rappresentazione della discesa alle tenebre, agli inferi del proprio Io, quale morte apparente di tutto ciò che sino ad allora era ed è stato, per rinascere finalmente sotto la piena Luce, fratello maestro libero muratore. Il suo viaggio ricalca e rivive la leggenda simbolica del maestro Hiram re di Tiro: il libero muratore perde la parola che Hiram stesso aveva inciso sul gioiello. Con la perdita della parola si perde ogni punto di riferimento, la materia e le tentazioni sono ancora troppo forti per lasciar spazio allo spirito. Il compito del maestro è quello di ritrovare la parola perduta e con essa la Luce, la Conoscenza e lo sviluppo dello Spirito. Ecco che si spiega ancora una volta il viaggio a ritroso del maestro: le tenebre avvolgono i più arcani misteri che celano, nella Tradizione, la Luce necessaria per rinnovare il Verbo e diventare parte integrante di questo. La simbolica discesa agli inferi rappresenta per l’iniziato un necessario ritorno al passato e alle sue origini come condizione imprescindibile per passare al futuro, alla sua evoluzione interiore. Solo così l’iniziato potrà vincere la morte di Hiram e scoprire l’archetipo capace di risvegliare e completare il proprio intelletto: la scoperta della tomba di Hiram è per l’iniziato il risveglio di una chiaroveggenza spirituale che gli consentirà di scoprire e decifrare i simboli nascosti. Per il maestro libero muratore Hiram diventa il simbolo morale, della giustizia, della libertà e del progresso; il maestro rappresenta così la reincarnazione di Hiram, il ritorno alla Luce, il futuro. Come scrisse Thomas Stearn Eliot “ nel mio principio è la mia fine”, ogni iniziato comincia il suo peregrinare da un punto di partenza il cui ritorno non ritrova la stessa situazione che è stata lasciata poichè il viaggio ha prodotto inesorabilmente un cambiamento, così che il ritornare a sé è solo un perfezionamento di ciò che si era all’origine: la conquista di un Io migliore.



da : www.bedo.it
 
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