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Perchè un insegnante di classe per otto anni?

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view post Posted on 29/1/2013, 17:00
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Perchè un insegnante di classe per otto anni?


Nella scuola Waldorf gli insegnanti di classe portano avanti lo stesso gruppo di allievi per otto anni, insegnando scrittura, aritmetica, lettura, disegno e pittura, canto e flauto, italiano, storia, matematica e geometria, geografìa, biologia, fìsica e chimica per tutte le classi elementari e medie, per poi passare la mano al Collegio docenti delle classi superiori. Queste materie vengono trattate nelle prime due ore della giornata come insegnamento principale, alternandole per "epoche" della durata di alcune settimane.
La pedagogia Waldorf punta in tal modo, anziché sui programmi di studio, sull'efficacia educativa della personalità dell'insegnante, a cui l'impegno profuso conferisce una naturale autorità.

Ne consegue che gli insegnanti di classe svolgono un ruolo di grande importanza, perchè lavorano giornalmente, nelle stesse ore, con gli stessi allievi, cosicché tra loro e i bambini si sviluppi uno speciale rapporto di fiducia. Da ciò deriva all'insegnante di classe, in modo naturale, quella particolare autorità che sola può generare il clima di disponibilità e attenzione necessario per i processi di apprendimento.

L'autorità dell'insegnante è parte della concezione pedagogica Waldorf. Essa non deve essere scambiata con un anacronistico sistema autoritario nel quale forme di insegnamento accentrate nell'insegnante vengano imposte con l'applicazione di metodi disciplinari. Si tratta in realtà dell'applicazione di un concetto d'insegnamento orientato, anziché sul materiale didattico, sulla presenza attiva dell'insegnante come "persona".

Anziché seguire un piano di studi impregnato di tecnocrazia, con un catalogo didattico super-strutturato, il che implica che la personalità dell'insegnante se ne rimanga a casa, l'insegnante nella scuola Waldorf scende, come persona, fra i bambini che gli sono stati affidati per l'insegnamento; li ascolta, indaga e chiede, se necessario traccia dei confini in base ai quali si possano orientare; in breve, li educa.

L'insegnante di classe è pronto a precedere i bambini per un tratto del loro cammino, a fondere la propria biografia con la loro. Egli si assume la funzione di esempio, un aspetto, questo, della professione dell'insegnante che sta guadagnando un significato sociale immenso per il fatto che il numero dei bambini educati da una sola persona e di quelli lasciati a sé stessi va crescendo rapidamente nelle grandi città.
Questo compito educativo non può essere espletato attraverso processi di apprendimento istituzionalizzati, esso presuppone una comprensione delle modalità evolutive dell'uomo in crescita.
Per questo, in campo antropologico colui che insegna diventa esso stesso un allievo, che cerca di applicare la materia d'insegnamento non solo in relazione all'età del bambino, secondo il concetto dell'insegnamento per fasi postulato da Rudolf Steiner, ma anche in modo da favorirne lo sviluppo. Gli insegnanti, formatisi sull'antropologia di Steiner, attingono le loro ispirazioni pedagogiche dalla concreta osservazione dei loro scolari, e solo in seguito scelgono le materie d'insegnamento. In altre parole, vanno a prendere i bambini dove essi si trovano.

E' chiaro che il concetto di autorità dell'insegnante di classe in quanto modello comportamentale trova il proprio limite là dove i bambini, seguendo il loro cammino evolutivo, pervengono alla fase in cui non sono più disponibili a seguire qualcuno senza riserve.
Nel dodicesimo anno di vita comincia la fase di ricerca, cresce la fiducia nella propria capacità di giudizio, nasce il desiderio di agire sotto propria responsabilità. Oggi, l'accelerazione dell'evoluzione infantile comporta un'anticipazione della fase puberale e questo ha reso necessario, in molte scuole, l'affiancamento dell'insegnante "generico" con insegnanti "specializzati" nelle varie materie, di solito impiegati nelle classi superiori.
Mathias Riepe



da: www.rudolfsteiner.it



Edited by *Deathena* - 4/3/2013, 09:57
 
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