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Coltivare l’ecologia: scopriamo la permacultura

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view post Posted on 28/4/2013, 08:35
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Coltivare l’ecologia: scopriamo la permacultura





PermaculturaVi abbiamo già parlato di come possiamo cambiare molto, per noi ma non soltanto, semplicemente creando un piccolo orto “da tetto” (o balcone, o addirittura finestra come alcuni ingegnosi cittadini insegnano). Approfondiamo oggi sempre sullo stesso tema un argomento interessante, la permacultura, applicabile a grandi appezzamenti, a piccoli orti e, appunto, ai nostri balconi. Una tendenza che si sta rendendo sempre più necessaria, oltre a trovare sempre più consenso per le ragioni che andremo a vedere: morali ma anche pratiche.

Nata nella seconda metà del secolo scorso in Australia da un’intuizione di Bill Mollison, la permacultura è in sostanza un sistema di agricoltura sostenibile basata sulla coltivazione consociata di diversi elementi, nel rispetto quindi anzitutto della biodiversità e di un intervento fondamentale ma minimo dell’uomo,una combinazione di diverse scienze al servizio di uno scopo comune e più grande, la progettazione e la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali. Pensiamo dunque di coltivare insieme alberi perenni, arbusti, erbacee (legumi e “malerbe”), funghi e tuberi: un’affascinante esplosione di natura, in cui l’uomo gioca il suo ruolo in maniere compartecipativa, imparando ad affiancare la natura invece di dominarla.

Pensiamo a quello che di controproducente hanno le monoculture, oltre al fatto di essere spesso al servizio di multinazionali con altri interessi: un impoverimento della terra, una vera e propria corsa allo sfruttamento immediato di quello che dovrebbe sostenere nel giusto tutti, invece di arricchire nello sproposito pochi. Quello che la permacultura quindi insegna è che l’agricoltura non dovrebbe essere orientata al profitto, ma essere semplicemente un’estensione della natura, condivisa con l’uomo. Nella nostra piccola esperienza, questo significherà probabilmente una resa minore del nostro orto, a un prezzo però altrettanto inferiore e a fronte invece di un maggiore valore qualitativo della produzione e, probabilmente, di molti, intuibili benefici un poco più spirituali; ma non meno importanti, anzi.

Federico Lombardi
Project Manager
Professionista della Comunicazione Digitale



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