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Rosmarino: come coltivarlo in vaso o in giardino

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view post Posted on 25/5/2013, 18:20
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Rosmarino: come coltivarlo in vaso o in giardino




Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto che cresce spontaneamente nell’area mediterranea e che può essere facilmente coltivato in vaso o nel proprio giardino come specie perenne. Il rosmarino è conosciuto come una delle erbe aromatiche più ampiamente utilizzate. Il suo nome latino, che può essere tradotto come “rugiada di mare", indica immediatamente la sua zona di origine, da identificare con i litorali di Europa, Asia e Africa.

Il rosmarino è caratterizzato da fusto legnoso e dalla presenza di foglie lunghe e strette, di colore grigio-verde, in gran quantità su tutti i suoi rami. Il loro profumo è inconfondibile e può essere avvertito ancora meglio se le foglie vengono strofinate con le dita oppure sminuzzate. La pianta di rosmarino, a crescita completata, può raggiungere un’altezza compresa tra i 50 centimetri ed i 3 metri. Con il rosmarino possono essere realizzati cespugli e siepi nel proprio giardino, ponendo particolare attenzione alla potatura. Il rosmarino può essere considerato tra le piante ornamentali commestibili più diffuse.

La sua coltivazione in vaso o in giardino non richiede attenzioni particolari, in quanto il rosmarino è un arbusto molto resistente sia alle alte che alle basse temperature. Ama però particolarmente i climi soleggiati, mentre mal sopporta i ristagni idrici che si possono formare nei sottovasi. Questo aspetto dovrà essere tenuto sotto controllo al momento dell’annaffiatura, che dovrà avvenire preferibilmente la sera in maniera non troppo abbondante.

Chi decide di coltivare il rosmarino in vaso, dovrà porre particolare attenzione alle dimensioni ed alla crescita della pianta. Con le giuste potature, quando necessario, sarà possibile mantenere la pianta in vaso, senza la necessità di trasferirla in giardino con un trapianto. E’ anche possibile curare la crescita della pianta in modo da poterla rinvasare in un contenitore più grande a seconda dello spazio a propria disposizione.

Il rosmarino può essere coltivato a partire dal seme ed in questo caso la semina potrà essere effettuata in primavera, periodo migliore per eseguire tale operazione. Se si è alle prime armi, è possibile decidere di acquistare una piantina di rosmarino, oppure affidarsi a chi già ne possiede una, per poter effettuare una moltiplicazione per talea, che prevede di prelevare uno dei rami e di lasciarli riposare in un vaso con dell’acqua per almeno due settimane, in modo da favorire la formazione delle radici. In seguito i rami potranno essere interrati.

Il rosmarino si adatta facilmente a terreni di qualsiasi tipo, anche scarsamente ricchi di nutrimento. Non teme attacchi da parte di alcun insetto, anzi, contribuisce ad allontanarli anche da altre piantine più vulnerabili posizionate nelle sue vicinanze. Posizionate senza problemi il vostro vaso o la vostra pianta di rosmarino in un luogo ben soleggiato. In inverno riparate il terreno circostante effettuando una pacciamatura.

I fiori di rosmarino possono presentare sfumature variabili dal rosa, al lilla, all’azzurro. Il rosmarino è una pianta sempreverde, perenne, e le sue foglie possono essere raccolte lungo tutto l’anno, preferendo quelle posizionate sul fondo della pianta, al fine di non causarle eccessivi traumi. La stagione migliore per la sua raccolta resta però la primavera. Le sue foglie possono essere consumate fresche oppure essiccate al sole e conservate all’interno di sacchetti di carta o barattoli di vetro.

Oltre ai ben noti utilizzi culinari, il rosmarino viene impiegato per la cura della salute e della bellezza della persona, sotto forma di infuso, decotto, olio essenziale, pomate (contro artrite e reumatismi) ed estratto fitoterapico. Il rosmarino presenta proprietà diuretiche, antireumatiche e antiossidanti. Il suo infuso viene consigliato per favorire la digestione e per combattere la tosse e lo stress. Esso potrà essere preparato versando un cucchiaino di foglie fresche o secche sminuzzate in ogni tazza contenente 250 ml d’acqua. A questo punto occorrerà lasciare riposare l’infuso per una quindicina di minuti e filtrare il liquido con l’aiuto di un colino. Può essere consumato dopo i pasti per aiutare la digestione, oppure la sera per favorire un buon sonno e placare la tosse notturna.



Marta Albè


da: www.greenme.it

 
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