Cosmo bioenergetico

ALOE: tutte le Proprietà dell'Aloe, prodotti e utilizzo terapeutico

« Older   Newer »
  Share  
TOPIC_ICON6  view post Posted on 3/2/2015, 14:09
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratore
Posts:
3,310
Location:
Mare

Status:


Tutte le Proprietà dell'Aloe




Aloe: prodotti e utilizzo terapeutico

L'articolo rielabora la tesi di laurea discussa presso il CdL in Tecniche Erboristiche.
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; relatore prof. Paola Zanoli.

Attualmente, grazie alle sue molteplici ed interessanti proprietà, una delle piante maggiormente utilizzate in svariati campi di applicazione è l'aloe, i cui derivati sono presenti in prodotti ad uso cosmetico, dermatologico, alimentare, per l'igiene e la pulizia della persona, oltre che, ovviamente, in preparati ad utilizzo terapeutico i prodotti che si possono ottenere dall'aloe sono essenzialmente tre e ben distinto è il loro utilizzo. La droga è rappresentata dalle foglie e proprio la loro differente modalità di lavorazione permette di ottenere le diverse preparazioni: il succo contenente antrachinoni, il gel ed il succo senza antrachinoni, dalla spiccata valenza nutrizionale.

• Succo contenente antrachinoni

II succo può essere ottenuto in diversi modi:

a) per scolamento libero dalle foglie tagliate al loro punto di inserzione;
b) per pressione, torchiando le foglie;
c) per macerazione nell'acqua e successiva bollitura;
d) per decozione, immergendo le foglie nell'acqua bollente.

Il metodo più usato è lo scolamento che può essere affiancato da una leggera spremitura. In un primo momento si ottiene per incisione un essudato giallo-bruno che cola dallo strato di cellule superficiali che racchiudono il parenchima gelatinoso, quindi si procede alla condensazione dell'essudato mediante evaporazione. La droga cosi ottenuta si presenta in due varietà: "aloe lucido" e "aloe epatico" o opaco. La prima si presenta in pezzi più o meno grossi, lucidi, splendenti, di colore variante dal nero al giallo-verdastro, con frattura vitrea, ricoperti di polvere gialla; la seconda è invece opaca, di colore rosso-bruno, con frattura concoide. L'odore è aromatico e si accresce alitandovi sopra. Il sapore è amarissimo. L'Aloe del Capo (Aloe ferox Miller) appartiene al tipo di aloe lucido; l'Aloe delle Barbados (Aloe barbadensis Miller, A. vera L.) è in genere del tipo epatico. Attualmente l'industria sfrutta un processo di estrazione dei principi attivi mediante evaporazione sottovuoto del succo delle foglie: in questo modo si evita il processo di riscaldamento che potrebbe alterare la composizione del succo diminuendone l'efficacia. Questo prodotto contiene numerosi principi attivi: quelli ad azione lassativa (attività ascritta al succo) sono gli antrachi-noni. Questi principi attivi agiscono direttamente a livello dell'intestino crasso dove determinano un incremento della peristalsi del colon e diminuiscono il riassorbimento di acqua ed elettroliti: queste due azioni insieme inducono lo svuotamento intesti naie. La Food and Drug Administration statunitense (FDA) ha stabilito che i prodotti a base di A. barbadensis Miller, con azione diversa da quella lassativa e presenti in commercio in forma di succhi, pastiglie e altro, non devono contenere più di 50 parti per milione di aloina. Ciò è dovuto al fatto che una eccessiva introduzione di questo principio attivo causa dolori addominali, diarrea sanguinolenta, gastrite emorragica e, talvolta, nefrite.
Il succo d'aloe ha forti proprietà lassative stimolanti, ma è La droga meno indicata tra quelle catartiche contenenti antrachinoni, per la sua tendenza a produrre irritazioni gastrointestinali.

• II gel di aloe

Da incisioni più profonde, fatte a livello del parenchima interno della foglia e dall'estrazione a freddo della parte mucillaginosa di questo tessuto, si ottiene il gel di A. vera. Il processo per l'ottenimento di questo gel è costituito da diverse fasi che possono variare in funzione della metodologia estrattiva applicata.
Il gel, grazie alla sua composizione, è usato in dermatologia e cosmetica su ulcere, eczemi e punture d'insetti per la sua attività cicatrizzante e lenitiva.
La sua composizione è assai complessa: è costituito per il 98-99% da acqua e per il rimanente da sostanze attive. I componenti a cui è attribuita la maggior parte degli effetti terapeutici, sono i polisaccaridi (0,2-0,3% nel gel fresco e 0,8-1,2% nel prodotto secco). Questi polisaccaridi possono essere costituiti dallo stesso tipo di zucchero semplice (ad esempio l'acemannano è costituito solo da molecole di mal-tosto) o da zuccheri diversi.
I polisaccaridi, grazie alla loro composizione e consistenza, si prestano a rivestire e proteggere le pareti di stomaco ed intestino - per via di questa proprietà sono anche detti mucopolisaccaridi - svolgendo un'eccezionale effetto gastroprotettore. I polisaccaridi agiscono inoltre sul sistema immunitario non specifico dell'uomo, aumentandone le difese contro germi patogeni. Altra loro proprietà è quella di trattenere l'umidità e quindi favorire l'idratazione dei tessuti: spalmando il gel d'aloe sulla cute, le catene di polisaccaridi danno origine ad una leggerissima pellicola semimpermeabile capace di rendere la pelle fresca, morbida e vellutata. Tra i polisaccaridi presenti nell'aloe, quello più attivo ed importante, è l'acemannano che svolge un'attività germicida, battericida e antifungina, soprattutto a livello del sistema gastrointestinale. L'acemannano riveste inoltre le pareti di stomaco ed intestino potenziandone la permeabilità, la capacità di assorbire le sostanze nutritive e di espellere le tossine.
L'azione a livello del sistema immunitario è dovuta sia all'attivazione dei macrofagi, deputati all'eliminazione di molecole o cellule estranee che penetrano nel nostro organismo e che possono costituire un pericolo per la nostra salute, sia alla stimolazione della fagocitosi e alla stimolazione dell'attività delle cellule Natural Killer da parte dell'acemannano. È stato osservato che l'azione dell'acemannano sul sistema immunitario risulta essere efficace in animali affetti da tumore: è stata dimostrata, infatti, la regressione di un sarcoma impiantato in un topo, dopo il trattamento con acemannano. Oltre all'inibizione della crescita delle cellule del sarcoma, la mortalità degli animali è risultata ridotta del 40%. Altri studi hanno evidenziato che un'iniziale crescita nelle dimensioni del tessuto del sarcoma è stata seguita dall'incapsulazione, dall'invasione da parte dei linfociti e dalla necrosi della formazione tumorale stessa.
È stata dimostrata l'efficacia di questa molecola anche nel trattamento di pazienti malati di AIDS: in seguito al trattamento con acemannano, alcuni pazienti hanno mostrato una riduzione dei sintomi pari al 71%, dovuta forse alla stimolazione del sistema immunitario.
Altri componenti che troviamo nell'aloe sono: tra i polisaccaridi la cellulosa e tra i monosaccaridi il glucosio e il galattosio, ma anche sostanze nutritive di vario tipo come enzimi, aminoacidi, vitamine, minerali, lignina e steroli. L'altro grande gruppo di costituenti presenti in alcune specie del genere Aloe, è rappresentato dalle glicoproteine, dette lectine: di queste fanno parte l'Aloctina A e l'Aloctina B che presentano attività biologiche differenti. La prima, conosciuta anche come P2, mostra di avere attività emoagglutinante facendo precipitare le proteine sieriche: tale attività si esercita anche nei confronti di cellule tumorali. Tuttavia non presenta citotossicità. Tale frazione è in grado di inibire la crescita del fibrosarcoma in vivo, ma non in vitro e di inibire lo sviluppo dell'artrite indotta chimicamente. La seconda, detta SI, presenta un'attività emoagglutinante verso gli eritrociti, mentre poco si conosce relativamente ad altre sue attività. Anche nel caso di A. ferox, il gel si ricava dal tessuto cellulare centrale delle foglie, preferendo quelle inferiori e di almeno 4 anni. Dopo aver reciso la foglia alla base si fa colare il succo giallo amaro (ricco di aloine) per diverse ore; quindi, si pressano a freddo le foglie per ottenere il gel mucillaginoso: tale gel è privo di antrachinoni, precedentemente allontanati, ma contiene i mucopolisaccaridi (MPS) in percentuale dello 0,2-0,3 quindi pari a quelli di A. vera. Anche in A. ferox troviamo altri componenti quali aminoacidi, glicoproteine, vitamine e minerali.
Tra le varie specie d'aloe, A. ferox si distingue perché fornisce un gel con un contenuto proteico doppio rispetto a quello di A. vera, mentre il contenuto in polisaccaridi è simile a quello di A. vera.
Queste caratteristiche rendono il gel di A. ferox particolarmente indicato per:

• aumentare le difese immunitarie non specifiche;
• lenire bruciature e scottature solari;
• favorire la guarigione di lievi ferite;
• ritardare la formazione di rughe e l'invecchiamento della pelle;
• attenuare infiammazioni gengivali;
• mantenere l'equilibrio della flora intestinale;
• alleviare i sintomi di acidità gastrica e bruciori di stomaco.

• Succo privo di antrachinoni

Questo prodotto si può ottenere a partire dalla foglia intera, o meglio, dal gel interno alla foglia. E' molto importante che il procedimento di ottenimento del succo sia adeguato e coinvolga solo la parte interna della foglia perché altrimenti si rischia di ottenere un succo contenente i glicosidi antrachinonici che caratterizzano il succo ad azione lassativa. Il metodo utilizzato per ottenere il succo è molto importante perché determina il grado di purezza del succo stesso ed anche il contenuto in polisaccaridi ad elevata attività biologica, che sono i veri responsabili delle sue proprietà. Attualmente, uno dei procedimenti più avanzati è quello conosciuto con la sigla TTS (Time, Temperature & Sanitation). Questo procedimento si basa sul controllo di tempo, temperatura e sicurezza sanitaria, fattori di controllo fondamentali per ottenere un succo di A. vera che risulti biologicamente efficace.

• Tempo: il tempo è un fattore molto importante in quanto l'attività biologica delle foglie inizia a diminuire dopo 6 ore dalla raccolta, a temperatura ambiente, e può arrivare a perdersi completamente dopo 24 ore; quindi è necessario che il processo di lavorazione sia rapido.
• Temperatura: il succo, ottenuto dal gel estratto dalla foglia, è sottoposto ad un veloce e breve raffreddamento per garantire la conservazione dei principi attivi; la temperatura, come il tempo, è controllata anche nei successivi processi di pastorizzazione e concentrazione.
• Sicurezza sanitaria: durante tutto il procedimento di lavorazione sono rispettate opportune condizioni igienico-sanitarie per prevenire un'eventuale contaminazione batterica del prodotto.

Questi fattori devono essere tenuti in considerazione anche nelle successive fasi di filtrazione, stabilizzazione e pastorizzazione del succo ottenuto.
Il succo, con composizione simile a quella del gel, contiene polisaccaridi ed anche enzimi, aminoacidi, vitamine, sali minerali, lignina e steroli che gli conferiscono grande valenza nutrizionale, oltre alle proprietà già citate per il gel. Enzimi: possono aiutare il nostro organismo in diversi modi: alcuni nella digestione e quindi nell'assorbimento delle sostanze nutritive, altri nella fase di eliminazione di sostanze nocive. Tra i numerosi enzimi presenti nell'aloe vanno ricordati:

• Carbossipeptidasi: è un enzima che ha evidenziato effetti analgesici ed anche un effetto cicatrizzante sulle ferite provocate dalle scottature
• Bradichinasi: enzima che possiede attività analgesica, antinfìammatoria e questo spiegherebbe le proprietà curative del gel di aloe a livello cutaneo.
• Lipasi, proteasi, amilasi: sono enzimi che favoriscono la digestione rispettivamente di grassi, proteine ed amido rendendo più facile al nostro organismo la funzione digestiva.
• Catalasi: sono enzimi che degradano l'acqua ossigenata ad acqua ed ossigeno, quindi la loro azione è importante perché impedisce l'accumulo di acqua ossigenata nel nostro organismo, evitando, cosi, una pericolosa produzione di radicali liberi.

Aminoacidi: sono i mattoni fondamentali per la sintesi di enzimi e proteine, quindi per la sintesi di molecole che ogni cellula utilizza per garantire le proprie funzioni vitali. L'aloe ne fornisce addirittura venti, sette dei quali sono aminoacidi essenziali che l'organismo non è in grado di sintetizzare: fenilalanina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, treonina e valina.
Tra gli aminoacidi non-essenziali (quelli che l'organismo, in condizioni normali, è in grado di fabbricare autonomamente nella quantità necessaria) l'aloe contiene: acido aspartico, acido glutammico, alanina, L-arginina, glicina, glutammina, idrossiprolina, istidina, prolina e serina. Vitamine: tra le vitamine idrosolubili presenti nell'aloe si distinguono quelle del gruppo B e la vitamina C, tra le vitamine liposolubili la A, la D e la E.
Sali minerali: il contenuto specifico di sali minerali varia in relazione al luogo di coltivazione della pianta dell'aloe. In generale, comunque, l'aloe è ricchissima di sali minerali: quasi tutte le specie contengono ferro, cromo, calcio, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, sodio e zinco. Lignina: è una sostanza complessa non fibrosa che deriva dalla trasformazione di molecole di cellulosa. Di colore giallo-marrone, conferisce al gel di aloe la sua straordinaria capacità di penetrare negli strati più profondi della pelle.
Steroli: sono potenti antinfiammatori naturali e nel gel di A. vera sono presenti oltre al colesterolo, il p-sitosterolo, il campesterolo e il lupeolo. Quest'ultimo componente ha un particolare rilievo per le sue specifiche proprietà antidolorifiche, antisettiche e purificanti.

• Usi terapeutici dell'aloe vera

Considerata la grande quantità di sostanze attive contenute in questa pianta, è facile immaginare come l'aloe possa svolgere altrettante numerose funzioni utili per la salute umana. Ogni molecola posseduta dalla pianta svolge una determinata attività, ma isolare un singolo principio attivo per produrre un medicinale con una particolare funzione, significherebbe eliminare la possibilità di avere un'azione sinergica di quella molecola con tutte le altre. Ecco perché è meglio consumare un prodotto naturale che deriva semplicemente dall'estrazione del succo o del gel di aloe: in questo modo si sfruttano le attività di tutte le molecole contenute nella pianta.

• Azione cicatrizzante

Quest'azione è dovuta a sostanze contenute in A. vera, che promuovono in modo sinergico la guarigione del tessuto danneggiato: la vitamina C promuove la sintesi del collagene e insieme alla E svolge un'importante azione antiossidante;
lo zinco è un elemento importante per la rigenerazione tissutale. Aloina e barbaloina possiedono un'azione antibiotica naturale in grado di prevenire infezioni batteriche che potrebbero complicare il processo di guarigione. I polisaccaridi contenuti nel gel stimolano l'attività dei fibroblasti e la produzione di collagene, così da accelerare la cicatrizzazione. L'applicazione del gel di aloe sulle ferite o sulle bruciature determina, inoltre, un'immediata diminuzione della sensazione del dolore. Questo fenomeno è dovuto all'attività analgesica degli enzimi carbossipeptidasi e bradichinasi.

• Azione idratante

L'aloe è uno straordinario idratante per la pelle, agendo su di essa in due modi: grazie alla sua capacità di trasportare nutrienti ed acqua attraverso gli strati della pelle, ne facilita la penetrazione e l'assorbimento, ed inoltre, grazie al suo contenuto in polisaccaridi, crea una barriera che impedisce alla pelle di perdere acqua. Queste caratteristiche contribuiscono perciò a renderla un agente ristrutturante veramente efficace.

• Azione antinfiammatoria

L'uso del gel di aloe ha dimostrato un'azione antinfìammatoria significativa; la sua applicazione sulle zone infiammate garantisce, infatti, un immediato sollievo dal dolore e dal gonfiore. Alla base di quest'azione ci sarebbero tre meccanismi fondamentali:

• inibizione della produzione di prostaglandine (mediatori fisiologici dell'infiammazione) da parte degli enzimi carbossipeptidasi e bradichinasi;
• inibizione della produzione di istamina, altro mediatore fisiologico dello stato infiammatorio, da parte del magnesio lattato, costituente dell'aloe;
• inibizione della produzione dei leucotrieni, coinvolti anch'essi nei processi infìammatori, da parte di glicoproteine dell'aloe, più precisamente aloctina A e alprogen.

Proprio per questa sua attività, l'aloe contribuirebbe ad evitare l'insorgenza della patologia artrosica e a ridurre l'infiammazione delle articolazioni già affette da questa patologia; infatti, oltre a svolgere un'azione di tipo antinfìammatorio, stimolerebbe la crescita e l'attività dei fibroblasti, cellule che giocano un ruolo fondamentale nella formazione delle fibre di cartilagine e di collagene. Grazie a questa stimolazione, si può ottenere una riparazione della cartilagine distrutta dalla malattia. Infine l'aloe sembra anche in grado di evitare la reazione autoimmunitaria che porta alla distruzione della cartilagine nell'artrite reumatoide. L'azione antinfiammatoria permette l'utilizzo dell'aloe anche per ridurre dolore, arrossamenti e gonfiori associati alla tensione muscolare, agli strappi, alle distorsioni, alle tendiniti, alle contusioni, nonché alle punture d'insetti.

• Azione a livello gastrointestinale

Quando è consumata come bevanda, l'aloe agisce da blando depurativo e disintossicante (a patto che sia usato soltanto il gel e non le aloine presenti nelle cellule pericicliche del parenchima esterno della foglia), a livello del sistema gastroenterico dove allontana le cellule morte superficiali, aiuta a rigenerarne delle nuove e favorisce lo sviluppo di un tessuto più sano, accelerando la guarigione di ferite, lesioni, ulcere. Può essere utile per la cura di svariate malattie che interessano l'apparato gastrointestinale.
I disturbi dell'apparato gastrointestinale sono, al giorno d'oggi, molto diffusi, e sono dovuti a stili di vita poco salutari, come quelli imposti dai ritmi di lavoro odierni, che conducono a stress e abitudini alimentari poco corrette.
Una fra le patologie più diffuse è l'ulcera peptica: numerosi studi hanno confermato che A. vera contribuisce a migliorare la sintomatologia tipica di questo disturbo. Infatti, il suo succo, una volta bevuto, grazie alla elevata consistenza, aderisce alle pareti dello stomaco favorendo la cicatrizzazione della parete lesionata, oltre ad esplicare un'azione analgesica/antinfìammatoria.
La bevanda a base di gel di aloe consente un controllo delle secrezioni intestinali e dei succhi enzimatici, riportando, in entrambi i casi, i livelli alla normalità ed anche un controllo della flora batterica intestinale, con riduzione della presenza di lieviti. Quest'azione è resa possibile dall'aumento della digestione e dell'assorbimento delle proteine prodotto dall'aloe: ciò fa si che queste siano meno disponibili per i batteri, che quindi si sviluppano più limitatamente nell'intestino. L'aloe, inoltre, assunta sottoforma di succo, tampona l'eccesso di acidità dello stomaco, aumentando di circa due unità il valore del pH; per questo motivo è consigliato ai soggetti con iperacidità e a coloro che sono affetti da ulcera allo stomaco: infatti, l'aumento del pH diminuisce la sensazione di dolore e consente una più rapida guarigione della parete gastrica lesionata. Il succo migliora anche le funzioni del pancreas, attivando la produzione dei suoi enzimi digestivi (lipasi, tripsina, amilasi) e dei suoi ormoni (insulina e glucagone), per cui si avrà anche un'azione a livello del glucosio ematico. Infine il succo di A. vera è efficace per il trattamento delle infiammazioni intestinali (coliti): dopo una settimana di trattamento col succo d'aloe, i pazienti che presentavano dolori addominali hanno dimostrato un netto miglioramento dei sintomi. Inoltre, il succo d'aloe aumenta anche la capacità di assorbimento dei nutrienti.

• Azione lassativa

Questa azione - dovuta ai composti antrachinonici presenti nel parenchima esterno della foglia - è una fra quelle conosciute fin dall'antichità ed è quella menzionata nella Farmacopea Ufficiale Italiana (X edizione).

• Azione antiartereosclerotica

II deposito di colesterolo a livello delle arterie è una delle principali cause di decessi per infarto nel mondo occidentale. Numerosi studi condotti su animali e sull'uomo hanno dimostrato che il consumo di aloe riduce il valore di colesterolo ematico (si parla di una riduzione di 12-14 punti) ma anche quello di trigliceridi e fosfolipidi, il cui aumento causa una sempre più veloce deposizione di grasso nel lume arterioso. Contemporaneamente alla diminuzione del colesterolo libero nel sangue, si osserva un aumento della concentrazione ematica delle HDL (High density lipoprotein), che, circolando nel sangue, sequestrano il colesterolo libero evitandone la deposizione nelle placche aterosclerotiche. Quest'azione, che risulta di estrema importanza nelle persone cardiopatiche, sembra dovuta ai sali di isocitrato di calcio contenuti nell'aloe.

• Azione antivecchiamento

Anche quest'attività, come alcune delle precedenti, è conosciuta fin dall'antichità: basta ricordare che gli Egizi chiamavano l'aloe "Pianta dell'Immortalità" e che si narra fosse usata da Nefertiti e Cleopatra, sottoforma di lozione, per la cura della pelle. Il potere ringiovanente dell'aloe è stato attribuito alla capacità che ha la pianta di aumentare la produzione di fibroblasti umani 6-8 volte più rapidamente del normale. I fibroblasti sono cellule che si trovano nel derma e sono responsabili della produzione del collagene, una proteina di supporto della pelle, che la rende soda ed elastica. Tale capacità sembra dovuta ai polisaccaridi ed alle loro proprietà idratanti e coesive.
Con ripetute esposizioni al sole e durante il normale processo d'invecchiamento, i fibroblasti rallentano la produzione di collagene e, man mano che l'età avanza, la qualità del collagene si riduce e le rughe si evidenziano.
La produzione di collagene non è l'unico contributo dell'aloe alla battaglia contro l'invecchiamento: essa contiene, infatti, polisaccaridi e flavonoidi in grado di contrastare quei complicati processi chimici che avvengono all'interno del nostro corpo ed anche fattori esterni, quali la luce solare, che comportano l'invecchiamento cutaneo e la comparsa di macchie sulla pelle; in tal senso l'aloe è in grado di fornire alla pelle i componenti necessari per un ringiovanimento a livello cellulare, producendo una pelle più morbida, elastica e quindi più giovane.

• Azione sul glucosio ematico

Lo stile di vita del giorno d'oggi comporta spesso un'alimentazione disordinata ed uno scarso esercizio fisico, con un conseguente aumento del numero di soggetti che, dopo una certa età, si ammalano di diabete mellito. Esistono due tipi di diabete mellito:
• insulino dipendente: i soggetti malati di questo tipo di diabete hanno bisogno di giornaliere iniezioni d'insulina, per far fronte alla totale mancanza di produzione di quest'ormone, da parte delle cellule beta del pancreas;
• insulino indipendente: deriva da una diminuita funzionalità delle cellule beta del pancreas; in questo caso il soggetto necessita di farmaci che stimolino queste cellule a produrre insulina e non di iniezioni d'insulina. L'essudato essiccato di aloe è stato utilizzato in Arabia nel trattamento di pazienti diabetici: la somministrazione di questo preparato, in persone affette da diabete non-insulino dipendente, ha comportato una diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue. Due sono meccanismi con cui l'aloe può diminuire la glicemia:
• protezione delle cellule beta del pancreas da fattori degenerativi; in questo modo è mantenuta la loro capacità di produrre insulina.
• azione diretta sul glucosio ematico; infatti, l'aloe possiede delle sostanze che, come l'insulina, abbassano il livello di glucosio, facilitando il suo assorbimento all'interno delle cellule.

• Azione antivirale e antibatterica

Un certo numero di molecole contenute nell'aloe, ha dimostrato possedere azione antivirale; fra queste si possono ricordare gli antrachinoni, l'emodina, la reina. In particolare è stata studiata la capacità di inibire la crescita e l'attività del citomegalo-vìrus, che molto spesso mette in pericolo di vita pazienti immunodepressi, malati di cancro o con ustioni estese a tutto il corpo.
Diversi studi hanno confermato che l'aloe è attiva contro il virus dell'HIV rallentandone la replicazione, riducendo il numero complessivo delle particelle virali e ostacolandone la diffusione dalle cellule infette a quelle sane.
In più, la somministrazione di aloe ai pazienti malati di AIDS garantisce la diminuzione della febbre, delle infezioni opportunistiche, della stanchezza ed un aumento dei globuli bianchi, proprio per la capacità di stimolare il sistema immunitario posseduta dal succo d'aloe.
E' stato dimostrato che l'aloe possiede anche proprietà antibatteriche: il succo di A. vera, in vitro, si è dimostrato batterio-statico nei confronti di Staphylococcus aureus, S. pyogenes e della Salmonella.
Inoltre, l'estratto di aloe ha dimostrato possedere proprietà battericide. L'azione battericida del succo di aloe si manifesta anche contro i batteri che si annidano nella placca che si forma sui denti; in questo modo si può affermare che l'aloe, aggiunta come ingrediente nei dentifrici e nei collutorio può essere utile nella prevenzione di carie e gengiviti.

• Aloe, tumori e attività immunostimolante

La formazione di un tumore comprende due fasi: nella prima fase, una sostanza tossica, definita generalmente iniziatore, agisce sui geni delle cellule, provocandone la mutazione; nella seconda fase un altro tipo di molecola, chiamata promotore, è responsabile della proliferazione di queste cellule modificate, causando cosi lo sviluppo del tumore vero e proprio. La somministrazione di aloe ha dimostrato di inibire la crescita dei tumori negli animali: in uno tra i diversi studi condotti a questo proposito, si è visto che l'acemannano somministrato a topi sottoposti ad impianto di sarcoma sperimentale ha provocato la regressione della massa tumorale, probabilmente per mezzo dell'attivazione del sistema immunitario. Inoltre, l'aloe è risultata efficace nel contrastare forme leucemiche nel gatto e nel cane e nel ridurre l'effetto cancerogenico di sostanze chimiche a carico degli epatociti. Pare che questa pianta possa essere efficace anche per l'uomo: infatti, sono stati pubblicati dati che indurrebbero a ritenere come una dieta a base di aloe possa essere utile nella prevenzione dei tumori.
Uno studio condotto dal Dipartimento di Epidemiologia dell'Università di Okinawa, in Giappone, ha dimostrato che piccole dosi giornaliere di aloe aiutano a prevenire l'insorgenza dei tumori ai polmoni nei fumatori e questo per il fatto che, attraverso l'aumento della stimolazione del sistema immunitario, si ha una maggior produzione del TNF-alfa, che contribuisce ad isolare le cellule tumorali impedendo loro di ricevere le sostanze nutritive.
Anche i macrofagi sono attivati dal succo d'aloe: essi possiedono sia attività citotossica che fagocitarla nei confronti delle cellule estranee al nostro organismo. Studi condotti sui ratti, hanno collegato l'attività immunostimolante dell'aloe con le molecole dei polisaccaridi in essa contenuti. Queste molecole hanno appunto la capacità di stimolare i macrofagi e i linfociti. Gli effetti stimolanti e riequilibranti che l'aloe ha sul sistema immunitario sono risultati utili nel caso di ammalati di AIDS, aiutando a ristabilire l'equilibrio tra linfociti T e B, ma possono essere utili anche nella protezione della pelle contro la formazione di tumori dovuti ad un eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette.
In effetti, un eccesso di raggi UVB ha la capacità di inibire il sistema immunitario della pelle, e questo fenomeno aumenta la possibilità che un tumore si possa sviluppare indisturbatamente. In una ricerca condotta in Texas con lo scopo di esaminare gli effetti che l'esposizione ai raggi ultravioletti ha sulla pelle, si è osservato che l'applicazione topica del gel di aloe, prima dell'esposizione, garantisce una protezione completa delle cellule immunitarie, grazie alla presenza dei polisaccaridi.

• Aloe e psoriasi

Le cellule che formano lo strato corneo della nostra epidermide sono in continuo rinnovamento, cosicché, nel giro di una settimana, tutte le cellule che si trovano alla superficie sono completamente sostituite da cellule nuove. In questo ciclo di rinnovamento è importante la velocità con cui le cellule nuove prendono il posto di quelle vecchie; in condizioni normali nessun individuo si accorge delle cellule che si sfaldano, lasciando il posto a quelle nuove. Nel caso della psoriasi si ha una produzione anormale di cellule dello strato corneo della pelle con successivo fenomeno di desquamazione.
In uno studio condotto su 60 pazienti affetti da psoriasi, trattati con un estratto di Aloe vera allo 0,5% in una crema idrofilica, è stato confermato che l'83% dei pazienti, dopo 8 mesi d'applicazione giornaliera, ha dimostrato una significativa diminuzione della patologia, senza particolari effetti collaterali.

Le Vitamine del Succo

La vitamina B1 (o tiamina) aiuta l'organismo a sfruttare l'energia prodotta dalla digestione del cibo; e indispensabile per i processi digestivi e stimola le attività del cuore, dei muscoli e dell'apparato digerente: interviene. dopo numerose reazioni, nella trasmissione nervosa a livello centrale.
La vitamina B2 (o riboflavina) facilita, in generale, la trasformazione nell'organismo delle proteine, dei carboidrati, del ferro, assicurando così all'organismo il giusto apporto di elementi nutritivi forniti dagli alimenti. Contrasta l'anemia favorendo l'assorbimento del ferro.
La vitamina PP (o niacina) partecipa alla produzione di energia, al metabolismo dei carboidrati e alla sintesi dei grassi ed è quindi un buon antidoto contro l'eccesso di colesterolo; inoltre, è un ottimo disintossicante.
La vitamina B5 (o acido pantotenico) ha tre effetti principali: ottimo idratante, stimola la rigenerazione delle cellule cutanee e ha spiccate proprietà antinfiammatorie.
La vitamina B6 (o piridossina) e la più importante di tutto il gruppo B ed esercita importanti influenze sul sistema immunitario e sul sistema nervoso.
La vitamina B9 (o acido folico) regola la sintesi proteica, ha spiccate proprietà antianemiche e ha un ruolo importante nella prevenzione delle forme tumorali. Ha anche un ruolo chiave nella prevenzione di alcune gravissime malformazioni neurologiche fetali.
La vitamina B12 (o cobalamina) favorisce la concentrazione e rafforza le capacità mnemoniche. Ha proprietà antianemiche poiché partecipa alla sintesi dell'emoglobina: funziona da attivatore del metabolismo delle proteine rendendo questa pianta indicata nel favorire la crescita, negli stati di debilitazione e negli anziani. Recentemente e stata osservata una sua capacità di protezione contro le lesioni precancerose del polmone in individui fumatori. La vitamina C (o acido L'ascorbico) aiuta il sistema immunitario e protegge l'organismo: agisce come antiossidante, favorisce l'assorbimento del ferro, stimola la formazione del collagene.
Alcune ricerche le attribuiscono un ruolo nella prevenzione dei tumori. La vitamina A (o retinolo) è un ottimo rigenerante cellulare: è molto efficace nella terapia di acne e psoriasi ed è anche utilizzata dall'industria cosmetica per la prevenzione dell'invecchiamento cutaneo.
Influenza la funzione visiva e la sua carenza nell'organismo provoca cecità notturna. Favorisce e promuove la nutrizione. la crescita e l'attività vitale di tutti i tessuti organici ed in particolare di quelli epiteliali, mucose e occhio. La vitamina D (o calciferolo) regola il metabolismo del calcio e del fosforo per il processo di ossificazione, favorendo l'assunzione dei minerali.
La vitamina E (o tocoferolo) e un ottimo antiossidante e rigeneratore cellulare. Previene i danni alla membrana cellulare, protegge la pelle: aiuta a prevenire i disturbi dell'apparato cardiocircolatorio. innalzando i livelli di colesterolo HDL nel sangue.

Riassumendo quanto esposto finora, l'aloe può essere utilizzata con queste finalità:

• come coadiuvante nel trattamento di ustioni, anche dovute ad esposizione al sole;
• per il trattamento complementare di dolori articolari, reumatismi e alcune forme d'artrite;
• per favorire la completa guarigione di piaghe e ferite;
• come coadiuvante nella cura di alcune forme allergiche e in caso di eczemi e psoriasi;
• per l'igiene e la disinfezione delle mucose orali infiammate;
• per contrastare l'invecchiamento cellulare e la produzione di radicali liberi, rigenerando la pelle in profondità grazie alla produzione di collagene ed elastina;
• per idratare l'epidermide e per alleviare fenomeni irritativi;
• per aumentare le difese immunitarie aspecifiche e diminuire l'insorgenza dei processi infettivi.

Houghton PJ, Pharm J 1994;
253: 720-721
(3) Amann W., Z Forsch Praxis
Fortbildung (Med) 1966; 7:
229-233
(4) Bruckner C., Gleditschia
1989; 17: 189-201
 
Top
0 replies since 3/2/2015, 14:09   14 views
  Share