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Tula, il Comune dove non si paga l’IMU grazie all’eolico

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view post Posted on 4/4/2015, 08:29
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Tula, il Comune dove non si paga l’IMU grazie all’eolico



L'amministrazione vuole rilanciare il paese tagliando le tasse e offrendo più servizi

Anche in Italia c’è un paradiso fiscale. Si chiama Tula, ed è un piccolo comune di 1.500 abitanti in provincia di Sassari. La giovane e intraprendente amministrazione vuole rilanciare il paese tagliando le tasse e puntando sulle energie rinnovabili: nel 2012 il sindaco Andrea Becca aveva azzerato l’IMU grazie alle entrate che Tula riceve dal proprio parco eolico, che frutta 400 mila euro all’anno, su 3.200.000 di bilancio:

“Quelle entrate le abbiamo investite tutte in politiche sociali e ambientali. Ma quest’anno ci siamo guardati in faccia e abbiamo ragionato su come far risparmiare le famiglie. Visto che la legge ce lo consentiva, dopo aver dato un’occhiata alle rendite catastali, abbiamo ridotto l’aliquota dal 4 al 2 per mille e contemporaneamente aumentato la detrazione sull’Imu da 200 a 400 euro da aggiungere alle detrazioni per i figli a carico per 50 euro per ciascun figlio. In questo modo abbiamo neutralizzato l’Imu“, spiegava Becca nel 2012, aggiungendo che la sua amministrazione non fa “una battaglia fiscale come la Lega: abbiamo creato un’entrata grazie alle rinnovabili e razionalizzato le spese. Nessuna auto blu, nessun telefono di servizio e il segretario comunale in convenzione con un altro Comune, prassi assai diffusa qui in Sardegna“.

Tula è uno dei centri a più bassa pressione fiscale d’Italia, e lo scorso luglio Becca, e l’assessore alla comunicazione Francesca Violante Rosso hanno lanciato una campagna promozionale: “Non ne potete più di tasse e tributi vari? Sognate una qualità della vita migliore? Pensate di cambiare Paese? Addio paradisi fiscali, escamotage bancari e atolli oceanici, la soluzione è Tula“, recita lo slogan.
Di recente l’amministrazione è anche intervenuta sulla tassa dei rifiuti, stanziando 20mila euro di agevolazioni che impediranno l’aumento delle tariffe, riporta il quotidiano l’Unione Sarda. Per di più l’amministrazione municipale non ha mai istituito l’addizionale Irpef.


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