Cosmo bioenergetico

“Il codice della Luce”

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view post Posted on 25/7/2017, 17:21
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“Il codice della Luce”




Biofotoni. Cosa sono?

I biofotoni sono la connessione tra cibo e sole, alimentazione ed energia.


“Siamo ancora sulla soglia di comprendere appieno il complesso rapporto tra la luce e la vita, ma ora possiamo dire con forza, che la funzione di tutto il nostro metabolismo dipende dai Biofotoni.”

Dr. Fritz Albert Popp

L’energia dei biofotoni è l’energia luminosa di una particolare lunghezza d’onda.


Le nostre cellule assorbono e si nutrono di questa frequenza di luce. I Biofotoni li assimiliamo dal sole ma anche dagli alimenti cosiddetti “vivi”, il professor Popp è stato il primo ricercatore a quantificare l’intensità di questa emissione di luce.

I biofotoni sono a livello cellulare un vero e proprio nutrimento, hanno un loro linguaggio e sono fondamentali per la trasmissione delle informazioni vitali, i processi enzimatici e metabolici dipendono dalla quantità di biofotoni che il nostro corpo assimila.

Molti studi sui biofotoni si concentrano in direzione del cibo che mangiamo. Il cibo contiene luce, poiché i biofotoni si trovano anche negli alimenti, soprattutto nei vegetali freschi.

La ricerca del professor Popp (1,2) ci suggerisce che la scienza nutrizionale deve essere affrontata a partire da un paradigma completamente diverso. Popp considera che il contenuto di biofotoni è di gran lunga di maggiore importanza rispetto al contenuto nutritivo o calorico di un alimento. Naturalmente le vitamine, i minerali, e altri fitocomposti svolgono un ruolo importante, ma la ricerca di Popp ci sta indicando che i biofotoni sono più importanti rispetto alle altre sostanze nutritive. Infatti, egli crede che gli esseri umani siano innanzitutto “mangiatori di biofotoni” anziché semplicemente “bruciatori di calorie”.

Biofotoni e salute.

Maggiore è la nostra disponibilità di biofotoni, maggiore sarà la potenza del campo elettromagnetico del corpo e, di conseguenza, ci sarà una maggior disponibilità di energia da utilizzare nei processi di guarigione e nel mantenimento di uno stato di salute ottimale.

«I biofotoni sono sperimentalmente una certezza ben nota fin dal 1923, ma ancora oggi la maggior parte degli scienziati non è pronta a riconoscerli perché vive in un quadro di idee riduzioniste e meccaniciste, lineari nel tempo, che non fanno capire la realtà e le prospettive di evoluzione della conoscenza contemporanea. La fisica quantistica dei biofotoni fornisce la possibilità di superare questa illogica incompatibilità tra conoscenze diverse al fine di realizzare una più profonda consapevolezza di cosa sia la vita e quindi il benessere e la salute di ogni essere vivente».

Dott. Paolo Manzelli, professore ordinario di Chimica all’università di Firenze

L’energia biofotonica degli alimenti vivi agisce anche per aumentare l’efficienza mentale: Il flusso sanguigno migliora e il metabolismo del cervello funziona ad un livello più elevato. Gli impulsi dei biofotoni trasformano in modo incredibile le prestazioni del cervello.

Quando la nostra dieta è ricca di biofotoni, il cervello e il sistema nervoso ricevono una stimolazione sufficiente per creare uno stato di benessere, la stimolazione bioelettrica del cibo vivo è sufficiente per connetterci all’energia primordiale della natura. (3)

Ricerche confermano che questo meccanismo fisiologico consente di sperimentare uno stato di beatitudine e un elevato livello di coscienza. (4)

Biofotoni e alimentazione.

Ogni organismo emette biofotoni, maggiore quantità di luce un alimento è in grado di accumulare, maggiore sarà la sua carica in biofotoni, la capacità di accumulo di biofotoni è quindi la misura di qualità degli alimenti.

Maggiore è il livello di luce emessa dalle cellule di un determinato alimento, maggiore sarà la vitalità e quindi maggiore sarà il nutrimento in termini di energia per chi se ne ciba. Ecco perché dalla raccolta all’assunzione dovrebbe intercorrere il minor tempo possibile. Più gli alimenti vengono processati ed elaborati più la loro riserva di biofotoni va esaurendosi, facendo diminuire così il loro potere nutritivo più energetico ossia la quantità di biofotoni.

Verdura fresca coltivata naturalmente, uova fresche di galline ruspanti, erbe spontanee, fiori edibili e frutti maturati al sole, sono tutti alimenti molto ricchi di energia luminosa.

Si alla coltivazione di orti familiari e ai mercati dei contadini, anziché prati all’inglese facciamo in modo di avere dei giardini commestibili, si possono fare orti molto produttivi anche sui balconi! Iniziamo a preferire alle piante ornamentali la piantumazione di alberi da frutto nei nostri cortili, piantine di lamponi, mirtilli, uva spina, goji sono produttive e perenni come anche le piante aromatiche, germogli e semi (ad esempio i semi di zucca o di girasole) autoprodotti sono alimenti ricchissimi in energia luminosa!

Pensate al papavero, al tarassaco, alla piantaggine, alla malva… sono tutte piante in grado di germogliare attraverso una fessura in un marciapiede nel cemento, sono piante incredibilmente potenti. Non c’è assolutamente nessun tipo di insalata in commercio che possa compiere un’impresa simile. Spesso le cosiddette erbacce, sono in realtà delle preziose fonti di nutrimento!

Se posso scegliere di cosa alimentarmi, sicuramente preferirei l’energia primaria estremamente vitale di una pianta selvatica rispetto all’insalata iceberg del supermercato, chiunque abbia mangiato un’insalata composta da piante e fiori selvatici appena raccolti può capire e apprezzarne la differenza. Non c’è paragone!

Le piante selvatiche contengono da 5 a 20 volte più sostanze nutritive come vitamine, minerali, antiossidanti, enzimi rispetto alle verdure coltivate. Il loro contenuto di biofotoni è ovviamente molto più alto e inoltre, sono reperibili gratuitamente in natura!

Es: 15 grammi di ortica contengono molte più sostanze nutritive di 100 grammi di lattuga coltivata.

Attenzione:

Se non siete esperti nella raccolta di piante selvatiche, affidatevi ad un raccoglitore con esperienza o frequentate un corso di riconoscimento di piante edibili e rispettate sempre le norme relative al territorio in cui vi trovate!

“L’energia che noi otteniamo dal cibo sarebbe semplicemente quella della luce solare immagazzinata nelle piante. Queste considerazioni risolverebbero un dibattito acceso da molti anni: l’essere umano è onnivoro, vegetariano o fruttivoro? Niente di tutto ciò, l’uomo è un essere che si nutre e alimenta di luce.

La scienza sta verificando che in definitiva l’essere umano può alimentarsi di luce e che la parte del cibo che realmente ci fornisce nutrimento è la luce contenuta in esso.”

Daniel Lumera “Il codice della Luce”





Fonti e riferimenti bibliografici

Daniel Lumera, Il codice della Luce, Anima Edizioni, 2011

Oliviero, M. Stefani, Biofotoni e autoguarigione, Nuova Ipsa Editore, 2014



Studi Scientifici

Indian J Exp Biol. 2003 May;41(5):391-402.
Properties of biophotons and their theoretical implications.

Popp FA1.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15244259

Indian J Exp Biol. 2003 May
Biophoton emission of human body.

Cohen S1, Popp FA.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15244265

Photochem Photobiol Sci. 2010 Mar. Epub 2010 Jan 21.
Biophotons as neural communication signals demonstrated by in situ biophoton autography.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20221457

J Integr Neurosci. 2015 Sep. Epub 2015 Jul 30.
On the possible quantum role of serotonin in consciousness.

Tonello L1, Cocchi M1,2, Gabrielli F1, Tuszynski JA3,4.

www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26227538
 
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